Dove andare:
La Società Cooperativa VISERAS, costituita il 07/06/2001, attualmente è composta da 3 soci: Mario Paffi (con le funzioni di Presidente e Rappresentante Legale), Gianluigi Paffi e Rita Mele. La Società Cooperativa Viseras ha ottenuto dal 2007 la certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità per conformità alla norma ISO 9001:2000 (poi diventato ISO 9001:2008 e ora ISO 9001:2015) per la “Progettazione ed erogazione del servizio di gestione di siti museali”.
La Società Cooperativa Viseras dal 05-07-2001 al 31-12-2021 ha gestito il Museo delle Maschere Mediterranee, dal 10 aprile 2011 al 31-12-2021 ha gestito il Museo della Cultura e del Lavoro e dal 10 luglio 2014 al 31-12-2021 ha gestito il MATER, il Museo dell’archeologia e del territorio.
Nei 20 anni di gestione del sistema museale di Mamoiada la Soc. Coop. Viseras ha voluto definire un modello innovativo di gestione dei beni culturali, abbandonando il concetto di Museo come “freddo contenitore di reperti”, per sviluppare un nuovo modello gestionale che prevede: la musealizzazione del territorio attraverso una sorta di “museo diffuso” o “ecomuseo”, che racconta e preserva la storia, la cultura e le tradizioni dei luoghi ed ha un forte legame con la comunità; la mescolanza di presentazione e rappresentazione, di ciò che è reale e di ciò che è simulato, del frammentario e del riprodotto, attraverso il “museo-spettacolo” di tipo high-tech, con novità tecnologiche per illuminazione, audiovisivi, scenari teatrali animati, performance e installazioni multimediali; il museo in trasferta, ovvero il “museo errante”, che abbatte le barriere delle proprie mura per aprirsi al mondo esterno attraverso scambi virtuali o esposizioni temporanee collaterali alle sfilate delle maschere.
Il MATER è ospitato nella ex casa Golosio, quella che fu l’abitazione padronale di una delle famiglie aristocratiche del paese. Obiettivo dello spazio è tenere traccia di un bagaglio culturale ed emozionale oggi messo continuamente in crisi dalla modernità, che va plasmando una nuova vita per la comunità mamoiadina.
L’esposizione è pensata come un percorso multimediale e interattivo che si snoda in tre sale tematiche. La prima, dedicata al ricco patrimonio archeologico del territorio di Mamoiada, la sala numero due, dove si vive un’esperienza sensoriale e moderna, in un fruttuoso matrimonio fra storia e tecnologia, per arrivare poi alla terza, quella della narrazione, dedicata al racconto e all’ascolto delle esperienze locali.
Nella sala Uno del museo MATER si trova la riproduzione della Stele di Boeli nota anche come Perda Pintà. Si tratta di una grande lastra-stele in granito di forma sub-ogivale e sezione piano-convessa avente altezza di 2,70 m circa e larghezza massima di 2,10 m con spessore medio di 0,60 m, inquadrata cronologicamente ad un orizzonte culturale della fine del neolitico, tra il IV e il III millennio a.C. (Cultura San Cirillo e San Michele di Ozieri). La stele è istoriata con coppelle e motivi incisi a circoli concentrici di varia forma e grandezza che trova stringenti confronti con motivi figurati presenti anche in vari monumenti megalitici al di fuori della Sardegna1. I lavori di ricerca sul territorio hanno consentito di individuare altre quattro lastre riconducibili alla stessa espressione culturale, ma diverse nella forma, nell’iconografia e distinguibili per le differenze tecniche. Tra i segni presenti sulla superficie vi è un’incisione rettilinea che interseca i cerchi concentrici terminando in una appendice arcuata. Il ritrovamento della stele è avvenuto nella zona periferica del paese, dove ancora oggi si trova, “Boeli” da cui il reperto prende il nome. La scoperta è avvenuta nel 1996 in seguito a lavori legati alla movimentazione di terra per opere private.
Società Cooperativa
Via C. Battisti, 14
Mamoiada (NU)
Tel. +39 347 1367921
mariopaffi70@gmail.com
La Antarias società cooperativa organizza il 25 giugno 2023 alle ore 18:00 la visita guidata alla fortezza+aperitivo con i vini della cantina Aru di Iglesias (o altra bibita a scelta). Si potrà scegliere di effettuare anche la sola visita guidata senza aperitivo finale.
Patrimonio riconosciuto dall’UNESCO, la falconeria è stimolo alla conoscenza e promotore di incontri tra le persone; la falconeria come filo narrativo che invita ad immergersi nella tradizione e nella storia dei luoghi.
Progetto finanziato ai sensi del
POR FESR Sardegna 2014-2020 Asse I – Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico e Innovazione Azione 1.2.2 – Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su aree tematiche di rilievo e all’applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie di S3
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